Oggi, mentre giaccio nel mio letto influenzato, il mio pensiero vola ai giornalisti dei telegiornali regionali della RAI Tv, con il loro particolare lessico, un vero campionario di frasi fatte ad effetto che offre il peggio di sé nei servizi dedicati alle sagre, feste e manifestazioni locali varie.
Vi offro un breve campionario di questo lessico, conscio di dimenticare molte locuzioni adoperate dai telegiornalisti locali, per cui se mi proponete qualcos’altro, magari tipico della vostra regione, la inserisco senz’altro:
carnascialesco
cornice caratteristica (ma anche “splendida”)
tutto l’armamentario
stupendo scenario
importante (o meritevole) iniziativa (di solito all’inizio del servizio)
non poteva mancare…
la ridente cittadina
il festivàl (con l’accento sulla “a”)
ma voltiamo pagina
nomi “colti” di abitanti di una città come orobico, ambrosiano, scaligero, patavino, partenopeo
e, per l’appunto
una pirotecnica (ma anche simpatica) kermesse
Mi chiedo perché usino sempre queste parole così enfatiche, forse deriva tutto dal loro entusiamo per avere ottenuto un inaspettato posto di lavoro nella RAI Tv. Mi immagino la scena di un onesto cronista del quotidiano locale che diventa giornalista televisivo nonostante l’italiano non impeccabile, magari gli chiedono di cosa vuole occuparsi e lui risponde
“di patate e asparagi”.
“bene”
rispose il Direttore, lieto che il nuovo arrivato si fosse trovato da solo una collocazione nella già nutrita redazione
“allora d’ora in poi le sarà il responsabile del settore agrotecnico”
Perché agrotecnico è un’altra parola che piace da matti ai giornalisti del TGR.
Ah già, quasi dimenticavo (e anzi nella prima stesusa del post l’avevo proprio dimenticato)… il primo telegiornalista regionale che si presenta all’imbarco otterrà un biglietto per La Nave de Los Monstruos, missile interstellare ma soprattutto brillante esempio del made in Italy che ci fa onore nel Mondo.
La Nave de Los Monstruos, Diario del capitano, data stellare 37.5 – 38.1.