
Mentre chissà quando parlerà l’oracolo della nostra libertà, e sapremo l’esito di quei tamponi che da tanto attendiamo, in una giornata grigia e uggiosa raccolgo una lista delle dieci cose che (più) mi mancano della libertà perduta.
- il cielo libero sopra la mia testa
- andare da qualunque parte che non sia qui
- le prime pedalate quando inforco la bicicletta, quelle più dure dell’inizio finché la bici prende la slancio e senti l’aria sul viso
- sfogliare le pagine ruvide di un quotidiano
- i dieci secondi prima di addentare la pagnotta che hai appena comprato al panificio
- vedere le mie bambine che giocano nel parco
- il momento preciso quando ti siedi al cinema e mentre cerchi di infilare il bicchierone dei popcorn nell’apposito spazio a sinistra della poltrona ti chiedi se quei 12 euro li hai spesi bene
- l’odore della stazione dei treni di prima mattina
- guardare le partite di pallone ed esagerare con il vino a casa dei miei suoceri
- non sapere cos’è un webinar
Trentunesimo giorno di Quarantena, facciamo che a quaranta che è numero tondo è finita? 🙂