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Diario oxfordiano

Niente giornate mondiali da celebrare, e allora mi concedo un sano off-topic per una paginetta dal mio diario dalla mia vacanza-studio in Oxford.

E direi che il modo migliore per cominciarla è così:

Direi un buon esempio di pubblicità con un solo e unico obiettivo: quello di martellare nella teste dello spettatore il nome della società e il suo sito web.

Il tutto in nome di un messaggio di grande democrazia: compriamo tutto, ogni marca, ogni modello, ogni età. Insomma, basta che respiri. Il simpatico motivetto alla base della pubblicità, buono per il classico Carosello degli anni passati (o forse no?) ha anche ispirato un remix disco che potete trovare a questo link.

Qui non faccio peraltro solo conoscenza con le pubblicità britanniche, ma mi dedico anche a tutto ciò che non si trova da noi.

Come il mio amato Starbucks, la multinazionale dal cuore di caffé, da cui mi reco in pellegrinaggio almeno quotidiano, e se come oggi c’è il sole ordino (ovviamente) un Frappuccino.

Starbucks vi fa storcere il naso? Ma ho anche provato la cucina tailandese, con dei piatti unici semplici ma saporiti, che consiglio a chiunque… se solo in Italia (Roma e Milano escluse, ovviamente) ci fossero i ristoranti Thai.

Mi piange il cuore sapere che tra poco più di una settimana dovrò rinunciare di nuovo a tutto questo.

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giornate mondiali

Mi piace ancora il cioccolato al latte

cioccolato al latte

Trovo la connessione anche dalle brume di Oxford, perchè oggi è la giornata mondiale del cioccolato al latte e non poteva mancare un mio post. Mi sono anche regalato una barretta comprata al supermercato vicino alla residenza universitaria dove alloggio, e che ho rigorosamente mangiato per strada in omaggio alle usanze locali.

D’altronde quando viaggio cerco sempre di adattarmi agli usi del loco, anche se non mi piacciono, e quindi mi sono rifornito di cibi precotti da scaldare al micro-onde, cosa che a casa non farei mai (non ce l’ho nemmeno il microonde).

Nonostante abbia superato da diverso tempo infanzia e adeolescenza, continuo a preferire il cioccolato al latte. Lo so che per la mia età dovrei preferire il cioccolato fondente, meglio all’80% o magari al 100%, ma lo trovo estremamente noioso e pesante.

No, continuo a trovarmi bene con il cioccolato al latte, così dolce e piacevole da assaporare.

Forse sarà perchè negli ultimi anni sono stato insieme a una ragazza abbastanza più giovane di me, ma continuo anche nei rapporti umani a trovarmi più a mio agio con persone nate nel decennio prima del mio. Per la mia età mi dovrei trovare meglio con le mie coetanee, e anche magari con chi ha qualche anno in più, ma in questi giorni di vita sociale molto attiva vedo che non è proprio così.

Scusatemi se non ho nemmeno sentito parlare del film d’autore che vi entusiasma, io vorrei andare a vedere l’ultimo Harry Potter e mentre parlate mi sto annoiando a morte…

Delle due l’una: o sono io che sono rimasto giovane, o sono loro che sono invecchiate un po’ precocemente. Difficile da dirsi.

Ma nel frattempo continuo a preferire Harry Potter e il cioccolato al latte.

cinema · giornate mondiali

Iran libero!

Oggi è la giornata internazionale per i diritti umani in Iran. Un argomento che mi sta molto a cuore, come tutte le lotte di un popolo per la propria libertà, e per questo voglio ricordare anche la Birmania, di cui negli ultimi tempi si parla poco o niente, ma che continua ad essere oppressa da una dittatura militare.

Tornando all’Iran, il modo in cui voglio dimostrare la vicinanza al popolo iraniano è parlando un’altra volta di Persepolis, film del 2007 di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, tratto dalle storie a fumetti della stessa Satrapi.

Persepolis mi è piaciuto molto perché (e qui mi vengono in mente due discussioni che ci sono state da Giraffa) smentisce una volta per tutte certi miti sul velo islamico e altri strumenti di oppressione delle donne, chiarendo molto bene che si tratta di un’imposizione forzata, che è dovere di tutti coloro che credono nei diritti naturali di ogni essere umano aiutare a superare.

Personalmente credo poi che sia sbagliato ragionare in termini di conflitto tra cività o impostazioni culturali. L’idea della libertà individuale o della parità tra i sessi non è una tradizione occidentale, anzi; le tradizioni dell’Europa mediterranea erano molto più simili a quelle dei paesi arabi, basti pensare che in Italia l’adulterio è rimasto un reato penale fino al 1968, mentre la norma che nel caso di delitto d’onore prevedeva una pena da tre a sei anni nel caso di uccisione di moglie, figlia o sorella per ragioni di onore famigliare è stata abolita nel 1981…

Questa era la civiltà occidentale.

Ecco perchè penso che i diritti umani siano diritti universali, e che proprio in quanto tali contrastano con le tradizioni culturali e religiose, che purtroppo spesso sono improntate all’oppressione nei confronti di donne, minori, diversi e animali.

Per questo è giusto essere vicini a tutti quei ragazzi e ragazze musulmani che, in fondo, non vogliono altro che quelle piccole, anche stupide, libertà di cui godiamo noi e che lottano contro il regime clerico-fascista che li opprime.

Tutto questo è bene espresso in Persepolis, che ha anche ottenuto una nomination all’Oscar 2008 come miglior film d’animazione, vinto però da Ratatouille (…). Persepolis è un film divertente, spiritoso, e in cui anche il dramma di una ragazza e di un popolo viene raccontato in maniera leggera, regalando sorrisi e stimolando riflessioni.

Persepolis racconta la giovinezza di Marjane sullo sfondo della storia del suo paese, a partire dalla rivoluzione contro lo Shah, ed è anche un’occasione per conoscere o ricordare la storia recente dell’Iran, la repressione del vecchio e del nuovo regime, le illusioni tragicamente smentite della sinistra iraniana, la  vita segreta dei giovani iraniani, l’ottusità dei gerarchi e degli squadristi.

Il tutto accompagnato da una meravigliosa colonna sonora, perchè la musica è fondamentale in Persepolis, perché nella Repubblica Islamica persino Michael Jackson è una minaccia per l’integrità del buon cittadino…

Con questo concludo il tema del giorno. Da domani me ne volo in Gran Bretagna per due settimane, non so se e quanto riuscirò a collegarmi con internet, nel dubbio diciamo che anche il blog viene in vacanza con me.  Se riesco a pubblicare qualche post, bene. Sennò, ci rileggiamo il 10 agosto. 🙂